martedì 1 maggio 2012


Cos'è EFT?                        
EFT è l'acronimo di Emotional Freedon Tecniques che si può tradurre in "tecnica per liberarsi dalle emozioni".

E' una tecnica di psicologia e medicina energetica in grado semplicemente, di eliminare dolori, fobie, convinzioni limitanti, stress, paure, sensi di colpa...

L'uomo è un essere straordinario dotato di coscienza e di libero arbitrio ma allo stesso tempo limitato dagli stessi meccanismi sviluppati dalla natura per la sua sopravvivenza.

Le esperienze maturate fin dalla nascita, e anche prima, nel grembo materno, diventano quelle credenze e paure  che sono i più grandi limiti e segnano ogni sua scelta.

EFT è una tecnica di psicologia energetica  che ha la capacità di riscrivere i programmi del nostro inconscio, riportando il cervello a quella fase di apprendimento caratteristica dei primi anni della nostra vita.

Questo è uno dei modi per diventare padroni delle nostre scelte, finalmente liberi dai condizionamenti storicizzati giorno dopo giorno fin dalla nostra nascita.

EFT è una tecnica di cognitivismo energetico che, attraverso delle formule orali, e un riequilibrio dei meridiani energetici, trasmuta nella persona i pensieri limitanti in pensieri potenzianti.

La tecnica consiste nel picchiettare (tapping) ripetutamente con i polpastrelli delle dita, alcuni punti del corpo, punti che corrispondono alla parte più esterna dei meridiani, molto conosciuti dalla medicina cinese, formulando nel frattempo delle frasi che riguardano il problema-disturbo che vogliamo eliminare.

Tutto ciò avviene senza gli aghi tipici della medicina cinese, senza lunghi anni di studio e senza lunghe sedute dallo psicoterapeuta o dallo psicologo.

EFT suppone che non sia l'evento in sé a generare l'emozione negativa, ma che in alcune persone, il ricordo di un trauma generi un'interruzione del flusso di energia in uno o più meridiani e che sia questa interruzione ad essere percepita e vissuta come emozione negativa o come disturbo fisico.

Di fatto con EFT si cambia la prospettiva con cui si vive il problema, non lo fa dimenticare ma lo svuota della sua carica emotiva.